STOP bullying before it stops you…as you are stronger than you think!

Forme espressive dall’alto contenuto emotivo quelle realizzate e immortalate in uno scatto fotografico dagli alunni della classe 3E in seguito a un progetto di sensibilizzazione contro bullismo e cyberbullismo, nell’ambito del percorso di educazione alla cittadinanza, curato dai docenti Del Vecchio Angela e Porsia Michele. Filo conduttore il concetto di “empatia”, la capacità di “mettersi nei panni dell’altro”, di immedesimarsi in chi è bersaglio di atti di bullismo, concetto ben rappresentato dalla frase inglese “put yourself in other’s shoes”. Dopo la visione di alcuni video e la lettura di testimonianze, in inglese, di vittime e genitori di vittime di cyberbullismo, i ragazzi, coinvolti emotivamente, hanno rappresentato artisticamente, con installazioni (accompagnate da slogan in inglese), sentimenti, paure, pensieri ed emozioni, calandosi in realtà altrui violente e dolorose da cui però è possibile uscire con estremo coraggio e determinazione.

Il potenziamento nella disciplina “arte e immagine” sta permettendo una proficua collaborazione interdisciplinare. Infatti l’ibridazione delle competenze cognitive con le “life skills” è da considerare un’avanguardia educativa in linea con la recente proposta di legge presentata dall’Intergruppo Parlamentare alla Sussidiarietà e ora in esame al Senato che prevederà una sperimentazione per valorizzare nella scuola l’intelligenza emotiva, il pensiero creativo e l’empatia. L’arte come esperienza alla Dewey è anche un “medium” che permette la formazione delle competenze necessarie ad affrontare la realtà complessa del nostro tempo con i suoi “grandi cambiamenti” in corso.

“Use your brain, being a bully won’t gain”

“It is not great who makes you feel small”

“Indifference is more guilty than violence itself”

“Don’t be mean behind the screen”

“It is diversity that makes the difference”

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