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I segreti del Dna: i ricercatori termolesi Servillo e Della Fazia tornano alla Brigida per una lezione con microscopio

I medici termolesi, due nomi affermati nel campo della ricerca oncologica, hanno incontrato gli studenti della Brigida, che entrambi hanno frequentato molti anni fa da alunni, per una lezione particolare nell’ambito della Giornata delle Bioscienze

Giuseppe Servillo e Maria Agnese Della Fazia hanno frequentato la scuola Media Brigida di Termoli molti anni fa. Lì oggi sono tornati per una lezione molto particolare, che ha affascinato gli studenti e ha trasformato una giornata di lezione in una esperienza stimolante e nuova, con il microscopio al posto del libro e una carica di grande interesse per la ricerca scientifica, alla base dei maggiori progressi dell’uomo.

Servillo e Della Fazia, compagni nella vita e nel lavoro, termolesi, sono infatti due ricercatori di fama internazionale che lavorano all’Università degli Studi di Perugia coordinando l’equipe di ricerca di biologia molecolare e cellulare di Fisiopatologia del dipartimento di Medicina Sperimentale. Il loro ultimo successo scientifico (ottenuto con la collaborazione del loro team di ricercatori e dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma) è una rivoluzione per la lotta al tumore. Si tratta della scoperta di un meccanismo molecolare che avviene durante lo sviluppo dei tumori e che implica due proteine, la HOPS e la p53, con la prima che è molto rilevante nella regolazione della seconda.

È stato appurato scientificamente che “la proteina p53 risulta essere mutata o non funzionante nel 70-75% dei tumori in oltre 10 milioni di pazienti affetti da diversi tipi di cancro”. La proteina HOPS, però, identificata per la prima volta in sistemi di proliferazione cellulare proprio dallo stesso team di ricerca, è in grado di regolare la stabilità di p53 e di permettere di svolgere le funzioni di p53 come “guardiano del genoma” atte a bloccare lo sviluppo della cellula tumorale. Provando a semplificare una cosa che semplice non è, hanno scoperto che la proteina p53, la cui alterazione è associata a numerose neoplasie, grazie ad Hops può riacquistare la sua funzione di oncosoppressore.

I risultati della ricerca – ottenuti grazie alla pluriennale collaborazione con il team del Professore Paolo Puccetti e della Dottoressa Silvia Soddu – sono fondamentali per l’ampliamento della conoscenza dei processi molecolari che si verificano durante lo sviluppo dei tumori. E oggi, per la Giornata delle Bioscienze alla Scuola Brigida di Termoli, hanno incontrato tutti gli studenti delle classi terze della Secondaria di primo grado.

Oggetto della lezione in Auditorium il Dna e l’importanza delle ricerche che portano avanti nella lotta contro i tumori. Poi spazio alla “pratica”: si sono spostati nell’aula Steam dell’Istituto, trasformata per un giorno in laboratorio di biologia molecolare. Qui gli alunni delle classi terze, a turno, hanno partecipato a un’esperienza molto formativa e stimolante, indossando i panni da ricercatori. Hanno inizialmente osservato al microscopio ottico tessuti estratti da modelli animali e hanno potuto constatare che tutte le cellule sono diverse, ma hanno in comune il Dna. Questo Dna è stato poi preparato per l’analisi elettroforetica e utilizzando una centrifuga da banco, attraverso un campo elettromagnetico e l’eccitazione di raggi ultravioletti, è stato possibile estrarre e dunque osservare la molecola del Dna.