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Un genio, un artista, un uomo del suo tempo, un’icona della storia.
Anno 2020, a 250 anni dalla nascita del grande compositore tedesco Ludwig van Beethoven: tutto il mondo celebra questo personaggio unico nella storia della musica.
Anche il nostro Istituto Comprensivo M. Brigida di Termoli ha pensato di realizzare un prodotto multidisciplinare ad hoc dedicato al grande genio della musica.
Genio puro, ma profondamente umano, spirito irriducibile di libertà, che a volte rasenta una sublime arroganza. Personaggio complesso, difficile, contraddittorio, anche se capace di totale generosità. Non certo un uomo schivo e prono alle consuetudini, Beethoven: in molta della sua musica possiamo scorgere i fermenti di un’epoca rivoluzionaria, perché Beethoven, a modo suo, era un rivoluzionario – non dimentichiamo che aveva il busto di Bruto sulla scrivania.
In collaborazione con diversi colleghi dell’Istituto Comprensivo che hanno saputo coinvolgere tanti alunni in questo lavoro dalle mille sfaccettature, i docenti di strumento musicale, l’orchestra delle classi II e III, il Coro Erato e il Coro di Via Maratona, hanno dato vita ad un vero e proprio ritratto a 360 gradi del grande compositore tedesco.
Il prodotto finale, che potrete gustare con curiosità cliccando sul link sottostante e scoprendo tutti i suoi contenuti celati sotto le piccole icone, ha voluto rendere omaggio a Beethoven in tutti i suoi aspetti, raffigurandolo con i moderni mezzi della tecnologia, studiando con grande arguzia i collegamenti delle sue composizioni con la matematica, scrivendogli delle lettere immaginarie, recitando le sue frasi più celebri, ripercorrendo la sua carriera compositiva costellata di capolavori assoluti e naturalmente suonando e cantando alcuni dei suoi brani, in modo particolare lo Scherzo della Nona Sinfonia, eseguito dall’Orchestra della Scuola Secondaria di I grado.
“Devo confessarti che conduco una vita infelice… sono due anni che evito qualsiasi compagnia, perché non posso dire alla gente che sono sordo…Devo mettermi accanto all’orchestra, altrimenti non odo le note acute degli strumenti e delle voci posso udire i toni di una conversazione ma non le parole, e se qualcuno grida non lo posso sopportare.” Così scriveva nel 1801 Beethoven ad un amico medico e, nonostante questo stato di grave sofferenza, riuscì a comporre altri capolavori assoluti, tra cui proprio la Nona Sinfonia “Corale”, primo esempio della storia in cui, in un brano tipicamente strumentale, un compositore decise di aggiungere lo strumento perfetto per eccellenza, la voce.
Superando con una ferrea volontà le prove di una vita segnata dal dramma della sordità, attraverso la sua musica, Beethoven celebrò il trionfo dell’eroismo, della fratellanza tra i popoli e della gioia, nonostante il destino gli avesse riservato un drammatico isolamento. Mai vennero meno la sua forza spirituale e il suo ottimismo, e anche nei momenti più drammatici conservò sempre la fiducia nella bontà della vita e nel suo Creatore.
Ecco il messaggio che, tramite Beethoven, oggi tutto l’Istituto comprensivo Brigida vuole gridare al mondo: nonostante questo terribile periodo, non bisogna mai perdere la speranza di risollevarsi, bisogna avere fiducia, il desiderio di cultura e la sete del sapere ci aiuteranno a crescere e a superare le avversità dell’oggi.
Dal 1822, anno in cui si fa risalire l’inizio della scrittura della Nona Sinfonia, Beethoven era ormai completamente sordo, ma riuscì a rendere il suo linguaggio, nonostante tutto, ancora più ricco e coeso di quanto un orecchio razionale avrebbe potuto, fino al trionfo finale dell’Inno alla gioia, scelto non a caso nel 1972 come Inno d’Europa.
Ecco a voi il progetto B&B, Brigida e Beethoven: