“… è il più grande fra i drammaturghi di ogni epoca,
è il genio che scandaglia l’animo umano
e ne offre rappresentazioni ancora oggi di grande attualità.”
Progetto di lingua e civiltà inglese all’insegna della fantasia quello sviluppato dagli alunni della classe 3Q, che prendendo spunto dai personaggi e da alcune opere di William Shakespeare, hanno “creato” ricette originali e addirittura un menù a tema “Amleto” molto fantasioso, con quel connubio tra letteratura e cibo dalle lontane radici. Pare che il buon Willie apprezzasse assai il cibo, basti pensare solo alle numerose citazioni riferite al cibo disseminate nel suo repertorio drammaturgico, e di fatto la scelta dei piatti inseriti nelle sue opere non è mai casuale. Sembra che anche il pubblico assisteva alle opere al Globe (il celebre teatro shakespeariano) mangiando ostriche pescate nel vicino Tamigi. Tra i cibi più menzionati, dolci come la Jelly Pie, che si ritrova nel banchetto nuziale di Bianca e Petruccio nella commedia “La Bisbetica domata”, o il Marchpane, antenato del marzapane, molto gradito in epoca Tudor, che ritroviamo in “Romeo and Juliet”. Anche gli alunni, novelli chef, hanno creato dolci molto particolari, ispirandosi alla dolcezza di Giulietta e del suo Romeo, al moro Otello, ad Amleto, all’onirico Oberon… Una piccola curiosità: all’epoca di Shakespeare non c’era molta distinzione fra dolce e salato e ingredienti come il pepe potevano trovarsi anche nel dessert.
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